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"Ci sono opere d’arte che nascono di getto, da un’intuizione lampante, a cui segue una rigorosissima smania di concretizzare un’idea. Altre invece hanno bisogno del tempo lento della crescita, di quella naturale propensione ad evolvere grazie alla cura e alla dedizione. Sara' per l’evidente legame che unisce Messaggi dal vento alla sfera del naturale che osservando l’opera scorgiamo, senza troppa fatica, l’adagiarsi del tempo con il suo flebile lavorio, tra l’ingrigirsi e l’accartocciarsi delle foglie, tra i fili di cotone che attraversano la fibra vegetale. Di tempo ne e' passato, da quando la materia di questo lavoro e' stata generata. Quelle che vediamo, infatti, sono foglie raccolte per gioco in un momento di intimita' tra l’artista e sua figlia, allora bambina, come a conservare la meraviglia che c’e' nel cambio di forma del mondo, mosse da quella propensione allo stupore che e' cosa dei fanciulli e degli artisti, di chi e' capace di incantarsi e di partecipare con trasporto a cio' che accade al di fuori di sé.

Allora Valentini ha conservato questo raccolto in una scatola e lentamente negli anni lo ha trasformato, consegnando oggi alla nostra attenzione una serie di quindici foglie di platano cucite all’interno con delle parole di cotone, lievi e calde come il monito di una madre. Le ritroviamo disposte nello spazio, raccolte in una cornice che le protegge e ne posticipa la dissoluzione.

 

A noi, romantici contemplatori di quest’opera, piace riscontrare in queste foglie la magia che muove il mondo, spesso esercitata dalle gesta delle donne e da chi trasforma in simboli e poesia ogni mistero di questa vita. Messaggi dal vento sembra un omaggio a quella Sibilla che lasciava le sue parole scritte sulle foglie e rendeva tangibili agli umani gli arcani presagi. La stessa maga che chiese ad Apollo, suo innamorato, di avere l’eternità a sua disposizione e lui, maligno, le dono' il tempo infinito e beffardo che non evita alla bellezza di divenire polvere. La stessa Sibilla che in altre storie venne mutata in cicala e poi così piccola da diventare pura voce. Una Sibilla che e' al tempo stesso incanto e terrore, radici e sguardo al futuro.

 

L’artista, come lei, rivela la trascendenza nascosta nelle cose e salva un pezzo di questa terra che e' sempre in trasformazione.

 

Le foglie cadono e una stagione se ne va. I figli gia' attraversano il mondo.

Chi ama non teme il futuro."

Michele Gentili